FERRARI MONDIAL T: NON UN BANALE CANTO DEL CIGNO
Aggiornamento: 17 ott

Presentata nel 1989, per l’ultima evoluzione della famiglia Mondial la Ferrari non is limita a semplici aggiornamenti bensì vengono introdotte importanti novità tecniche derivate direttamente dal mondo della Formula 1.
Il nome è un chiaro segnale del fil rouge, in tutti i sensi quando si parla del Cavallino Rampante, che lega le Ferrari stradali e quelle da Formula 1: il nome Mondial, pur rifacendosi alle vetture sport degli anni ’50, celebra il titolo piloti ottenuto da Jody Scheckter nel 1979 mentre la sigla T, nonostante gli anni ’80 siano quelli dell’era turbo in Formula 1, indica la posizione del cambio montato trasversalmente. Questa scelta tecnologica è frutto dell’esperienza maturata con le monoposto rosse, come le leggendarie 312 T progettate dall’altrettanto leggendario Ingegnere Forghieri.
Esternamente la linea Pininfarina cambia in pochissimi dettagli rispetto al modello d’origine, tuttavia questi ritocchi rendono subito riconoscibile la versione T rispetto alle progenitrici: in primis le griglie laterali ora hanno una forma rettangolare rispetto alle precedenti di tipo trapezoidale oltre ad avere dimensioni minori abbinati alle maniglie della portiera in tinta carrozzeria dando alla fiancata un’aria più sobria ed elegante.
La griglia anteriore è stata rimpicciolita e posizionata più in basso, una nuova tipologia del faro anteriore retrattile, i paraurti sono privi della fascia nera laterale tipica delle prime versioni oltre ad avere una forma maggiormente bombata per integrarsi al meglio con i passaruota anch’essi cresciuti di dimensioni al fine di esaltare le scultoree tonicità del corpo vettura.
Più importante la rivisitazione degli interni dove una migliore integrazione di vari elementi come il nuovo cruscotto, il nuovo volante, la creazione di una consolle centrale, lo schienale dei sedili posteriori abbattili e una scelta più accurata dei rivestimenti hanno permesso agli artigiani della Rossa di creare un’ abitacolo più sobrio, razionale e moderno in pieno stile anni ’80.
Maggiormente rilevanti le novità sottopelle della Ferrari Mondial T: il V8 cresce di dimensioni e di potenza, cilindrata 3.404,70 cm3 e 300 CV raggiungibili a 7.200 giri/minuto, merito anche del nuovo sistema integrato di accensione e iniezione realizzato dalla Bosch.
Altra caratteristica del propulsore F 119 DL, successivamente F 199 G a causa degli adeguamenti relativi alle emissioni, è la sua disposizione longitudinale, novità per le V8 centrali di Ferrari, che abbinato ad un cambio a cinque marce sincronizzate e posizionato in maniera trasversale hanno permesso ai tecnici del Cavallino Rampante di abbassare il baricentro di ben tredici centimetri. Inoltre, nelle ultime automobili realizzate nel 1992 viene introdotta un’ innovativa frizione a comando elettronico che permette di cambiare le marce manualmente ma senza premere alcun pedale. Questa frizione è chiamata Valeo.
Velocità massima di 255 Km/h e lo 0-100 in 6,3 secondi permettono alla Mondial di rientrare nell’Olimpo Rosso migliorando le prestazioni delle prime serie ritenute troppo poco Ferrari dal grande pubblico.
Il telaio, F 118 AL/D, è un classico tubolare in acciaio tuttavia presenta una novità storica per il mondo Ferrari: se fino ad allora le vetture stradali erano riconoscibili dall’ultima cifra dispari presente sul numero di telaio mentre le vetture da competizioni erano tutte pari dal telaio numero 75.000 cambia tutto: ora anche le vetture da Gran Turismo è possibile trovare esemplari con numero di telaio che termina con cifra pari.
Nel caso della Mondial T coupé le ottocentocinquantotto vetture prodotte partono dal telaio 79596 fino al 97698, mentre le millediciasette cabriolet sono registrate a partire dalla 80339 fino alla 97753.
Nel vano motore, oltre al telaio principale, si trova un sub telaietto imbullonato alla struttura principale per consentire la rimozione in blocco unico sia della parte meccanica, sia della ciclistica posteriore per facilitare la manutenzione.
Sospensioni indipendenti, barre anti-rollio, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici all’anteriore e al posteriore completano l’architettura della Ferrari Mondial.
Proprio gli ammortizzatori potevano essere comandati elettronicamente dal pilota-guidatore.
Con tre modalità di impostazione, rigido, medio e morbido, si ottiene un’esperienza di guida più idonea e coinvolgente alla situazione richiesta con un concetto simile all’attuale Manettino, evidenziando come l’interazione uomo-macchina sia sempre stato un tema di rilievo in casa Ferrari.
Disponibile sia con guida a sinistra sia a destra, gli esemplari coupé con il volante a destra sono solo cinquantuno su oltre ottocento esemplari; ancora più rare le cabriolet con solamente quarantotto vetture dotate di guida a destra.
Continuando a parlare di rarità da segnalare le versione con specifiche pensate per il mercato statunitense e prodotte solo in quarantatre vetture.
Nonostante i numeri bassi e il continuo lavoro di aggiornamento e di affinamento del prodotto Mondial, questa Ferrari viene ancora snobbata, sottovalutata dagli appassionati di auto sportive tuttavia le prestazioni della versione T, ora finalmente degne del Cavallino Rampante, la cura costruttiva e la rarità di alcuni modelli rendono la Ferrari Mondial T un pezzo da collezione appetibile, soprattutto per chi si vuole entrare per la prima volta nel mondo delle Ferrari Classiche.
SCHEDA TECNICA
Carrozzeria: Coupé o Cabriolet, 2+2 posti
Posizione Motore: Posteriore, longitudinale
Trazione: Posteriore
Dimensione e Pesi
Ingombri (Lunghezza x Larghezza x Altezza in mm): 4535 × 1810 × 1235
Carreggiata: Anteriore 1522 mm
Posteriore 1560 mm
Passo: 2650 mm
Massa a vuoto : 1426 Kg (1468 Kg se Cabriolet)
Serbatoio: 86 litri
MOTORE
Cilindrata 3404,70 cm3
Tipo 119, V8 90°, basamento e testata in lega leggera, posteriore, longitudinale
Alesaggio e corsa 85 x 75 mm
Rapporto di compressione 10,4:1
Cilindrata unitaria 425,59 cm3
Distribuzione: bialbero, 4 valvole per cilindro
Alimentazione: Iniezione Elettronica Bosch Motronic M 2.5
MECCANICA
Potenza: 221 kW/ 300 CV a 7.200 giri/minuto
Potenza Specifica: 88 CV/Lt (65 Kw/Lt) e 95 nm/Lt
Coppia: 324 Nm a 4.200 giri/min
Accensione: Mono, elettronica statica Bosch M2.5
Lubrificazione: carter secco
Impianto Elettrico 12 V Bosch
Frizione: Bidisco
Cambio: transaxle, trasversale, 5 rapporti + RM
TELAIO
Corpo Vettura: Tubolare in acciaio
Sospensioni anteriori: indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori
telescopici a gas, barra stabilizzatrice
Sospensioni posteriori: indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori
telescopici a gas, barra stabilizzatrice
Sterzo: pignone e cremagliera
Freni anteriori: a disco ventlati Ø 282mm
Freni posteriori: a disco ventlati Ø 280mm
Pneumatici: anteriori 205/55, posteriori 225/50
Cerchi: 16”
PRESTAZIONI DICHIARATE
Velocità: Oltre 255 Km/h
Accelerazione: 0–100 km/h in 6,3 secondi.
0-400 metri in 14,3 secondi; 0-1000 metri in 25,8 secondi.