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FERRARI 308: LA ROSSA PER ANTONOMASIA

Aggiornamento: 17 ott 2023



Prima evoluzione della berlinetta otto cilindri a motore centrale, rappresenta al meglio il DNA del Cavallino Rampante. Prestazione, linea mozzafiato, amata anche nel mondo dello spettacolo al punto da diventare un oggetto di culto. Anche per i non esperti di automobili, la 308 rappresenta Ferrari e la Ferrari.

I primi anni ’70 sono ricordati per le prime crisi petrolifere che hanno colpito in particolar modo il settore delle vetture sportive, inoltre, alcuni Paesi iniziano in questo periodo storico ad approvare leggi che prevedono limiti di velocità più severe e norme anti-inquinamento più severe.

Queste condizioni storico-sociali e il successo della precedente Dino 246, pur non fregiandosi del marchio Ferrari, fanno capire alla Casa di Maranello e al suo fondatore Enzo che i tempi sono maturi per aprire la gamma verso il basso creando una serie di automobili ideate per una clientela più giovanile e sportiva.


Per la piccola di casa, sempre seguendo l’esempio della Dino, si abbatte un altro tabù tanto caro al fondatore della Ferrari, l’utilizzo del motore in posizione centrale.

Nonostante il Drake sostenesse che i buoi vanno posizionati davanti, perchè tirano il carro e mica lo spingono, per questa tipologia di Gran Turismo viene preferito l’utilizzo di questa disposizione meccanica perché sulla carta (e in pista) risulta essere più efficace se si vuole guidare in maniera sportiva.

Inoltre, il tentativo di dare un’erede e continuità alla famiglia di Dino con la 308 GT4 disegnata da Bertone non ha convinto del tutto i puristi che sognavano una vera erede della piccola Ferrari.

Da questo contesto nasce la 308 GTB che condivide la meccanica con la 308 GT4 e riaffida lo stile al carrozziere di fiducia: Pininfarina.


Dall’atelier torinese, Leonardo Fioravanti crea una linea mozzafiato ispirata alla 512 BB, caratterizzata da un corpo vettura a cuneo, come di voga durante gli anni ’70, mentre sulla fiancata il tratto si disingue per un movimento ondulatorio che inizia dalla parte inferiore del frontale, risale come ad abbracciare il profilo della ruota anteriore e una volta superata la zona del parafango, il tratto punta alla coda della vettura in maniera netta salendo fino alla coda. Per far capire l’importanza di questo tocco di stile, basta pensare che ancora oggi le Ferrari attuali a motore centrale utilizzano questo disegno base per sviluppare la fiancata, ovviamente con trattamenti superficiali di diversa fattura.

Pure per Pininfarina questa creatura ha una forte valenza storica dato che per anni ha utilizzato la 308 per le proprie campagne pubblicitarie descrivendo la vettura semplicemente come ‘Linea Pininfarina’.

La Ferrari 308 GTB, dove le prime due cifre indicano la cilindrata (3 litri), l’ultimo numero equivale al numero di cilindri del motore mentre la sigla significa Gran Turismo Berlinetta, è l’erede naturale della Dino 246 e ulteriori tocchi stilistici rappresentano un segno di continuità tra le due automobili: l’incavo delle prese d’aria che inizia dalla portiere, il lunotto verticale inclinato tra le due pinne e doppi fari di forma circolare al posteriore sono chiaramente ispirati alla fortunata piccola di Casa Ferrari.

Totalmente inediti per la nuova otto cilindri i fari retrattili all’anteriore e gli sfoghi d’aria sui passaruota, sempre anteriore. Dettagli apprezzati fin da subito dalla clientela e che hanno reso questa automobile un mito.


Molto moderni anche lo stile degli interni, in particolar modo nella zona del rivestimento del pannello porta, strumentazione composta formata grandi elementi circolari agli estremi più tre strumenti circolari di diametro inferiore nella zona centrale del pannello del quadro realizzato in alluminio satinato, poi diventato di color nero nel corso degli anni.

La consolle centrale include radio e bocchette d’aerazione, separata dal tunnel inferiore che prevede l’alloggiamento del freno a mano, della classica griglia ad acca della leva delle cambio e da una serie di levette per i comandi secondari, strumentazione di grande fascino per tutto l’ambiente. Ovviamente pelle pregiate per i rivestimenti impreziosiscono ulteriormente i rivestimenti.


Passando agli aspetti tecnici il nuovo otto cilindri è un 2.926,90 cm3, del tutto analogo a quello montato sulla coeva 308 GT4, differendo solo per la lubrificazione a carter secco, è in grado di erogare una potenza di 255 CV a 7.700 giri/min.

I dati si riferiscono alla versione europea, mentre le più stringenti normative statunitensi imponevano motori leggermente strozzati, perdendo una quarantina di cavalli in totale a causa dei catalizzatori.


Il V8 a 90°, codice F 106 AL 000, dispone di doppi alberi a camme in testa per bancata e comandati da cinghia. Le misure di alessagio e corsa sono identiche a quelle dei coevi dodici cilindri costruiti a Maranello, ovvero 81mm X 71mm.

Nella configurazione base, le varianti dipendevano dai mercati di destinazione, l’alimentazione è affidata a quattro carburatori doppio corpo Weber 40 DCNF, installati al centro della “V” di apertura.

Dal 1980, i carburatori vengono sostituiti dal sistema di iniezione Bosch K-Jetronic e la vettura fu rinominata 308 GTBi, oppure GTSi se configurata nella versione targa.

Due anni dopo, un’ulteriore miglioria al propulsore prevede le quattro valvole per cilindro e il sistema di accensione elettronica Merelli MED 803A Digiplex che incorpora bobina, distributore e modulo d’accensione per ogni bancata dei cilindri.


Nonostante le varie evoluzione del motore il cambio rimane una certezza, un cinque rapporti manuale posizionato trasversalmente.


Classicamente Ferrari il telaio in tubolare d’acciaio e punzonato con numeri rigorosamente dispari, tipico delle vetture stradali del Cavallino Rampante. Sospensioni indipendenti a quadrilateri trasversali, molle elicoidali con ammortizzatori telescopici e barra stabilizzatrice sia davanti che dietro.

La primissima produzione, anno 1975 e 1976, ha la carrozzeria in vetroresina per poi essere rimpiazzata da quella costruita in pannelli d’acciaio e alluminio per i cofani. Questa modifica è stata inglobata anche nelle vetture europee, ma solo dopo la prima metà del 1977.


In questo anno debutta anche la versione targa, ovvero la 308 GTS, dotata di un tetto rimovibile e da alloggiare in un incavo dietro i sedili. Altra differenza estetica, la GTS perde la vetratura laterale ad altezza delle pinne, in favore di griglie verniciate in nero.


Piccola curiosità, la versione aperta, se così si può definire, monta l’identico propulsore della 308 GT4, quindi con sistema di lubrificazione a carter umido.


Velocità massima di oltre 250 Km/h, 0-100 Km/h in 7 secondi non bastano a dare giustizia e merito a questa Gran Turismo che è un assoluto mito a quattro ruote.


Auto personale dell’indimenticato Gilles Villeneuve che si divertiva a stabilire il record sul giro nel tratto Maranello Monte-Carlo, la 308 GTB è diventata un’icona del costume anche grazie alla famosissima serie televisiva Magnum P.I. dove il protagonista principale, Thomas Magnum, ha guidato ben tre Ferrari 308 nel corso della sua carriera da poliziotto.


È stata una delle Ferrari di maggior successo di tutti i tempi con oltre dodicimila esemplari costruiti, due terzi del totale in versione GTS. Particolarmente rari e ricercati gli esemplari realizzati in vetroresina costruiti dalla Scaglietti di Modena.


SCHEDA TECNICA


Carrozzeria: Berlinetta o Spider 2 posti

Posizione Motore: Posteriore

Trazione: Posteriore


Dimensione e Pesi

Ingombri (Lunghezza x Larghezza x Altezza in mm): 4230 × 1720 × 1120

Carreggiata: Anteriore 1460 mm

Posteriore 1460 mm

Passo: 2340 mm

Massa a vuoto : 1090 Kg

Serbatoio: 80 litri

MOTORE

Cilindrata 2926,90 cm3

Tipo V8 90°,posteriore e trasversale

Alesaggio e corsa 81 x 71 mm

Rapporto di compressione 8,8:1

Cilindrata unitaria 365,86 cm3

Distribuzione: bialbero, 2 valvole per cilindro (fino al 1982 poi 4 valvole per cilindro)

Alimentazione: 4 carburatori Weber 40 DCNF (dal 1980 iniezione Bosch K-Jetronic)

MECCANICA

Potenza: 188 kW/ 250 CV a 7.700 giri/minuto

Potenza Specifica: 87 CV/Lt (64 Kw/Lt) e 97 nm/Lt

Coppia: 284 Nm a 5.000 giri/min

Accensione: Mono, 1 spinterogeno (successivamente elettronica Marelli Microplex)

Lubrificazione: carter secco per la 308 GTB, carter umido per la GTS

Frizione: monodisco

Cambio: trasversale, 5 rapporti + RM

TELAIO

Corpo Vettura: tubolare in acciaio

Sospensioni anteriori: indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali coassiali,

ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice

Sospensioni posteriori: indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali coassiali,

ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice

Sterzo: pignone e cremagliera

Freni anteriori: a disco autoventlati

Freni posteriori: a disco autoventlati

Pneumatici: anteriori 205/70, posteriori 205/70

Cerchi: 14”

PRESTAZIONI DICHIARATE

Velocità: 252 Km/h

Accelerazione: 0–100 km/h in 7,0 secondi; 0-200 km/h in 32,2 secondi.




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